“Il ciglio del lupo” è una favola di una nota psicoanalista junghiana, C. P. Estès, ed è una favola che parla di coraggio, sensibilità, ascolto e scoperta di Sè. E di Anima.
Non Anima in senso religioso, ma come parte di noi più vera, autentica e profonda, che ci permette di vedere le cose con il cuore e non solo con la mente. Incontrare il lupo significa vedere e accogliere la parte più selvaggia e anche quella più scomoda e per farlo bisogna accettarne il rischio.
La mia esperienza di psicologa e psicoterapeuta mi insegna che i sintomi spesso nascono dalla perdita con questo importante contatto così come dal vivere una vita troppo in superficie, priva di profondità. Invece è necessario avere il coraggio di ascoltarsi e fare le scelte che più sentiamo, anche se non sempre è facile. Anche se non piacciamo e non siamo come gli altri ci vorrebbero.
Questa è la strada per raggiungere e mantenere il benessere psichico: guardarsi dentro e non smettere di cercare ciò che ci fa stare bene ed è affine alla nostra natura. Non esistono ricette universali, ma esistono strumenti e nella favola de “Il ciglio del lupo” ce ne sono alcuni per me fondamentali.
Coraggio, sensibilità, ascolto di sé.
Buona lettura