L’Autostima è un tema che riguarda un po’ tutti e pochi sono coloro che hanno un buon equilibrio in merito. C’è chi ne ha troppa ed è pieno di sé, e si crede sempre dalla parte della ragione, poi c’è chi invece ne ha poca e tende a sottovalutarsi, sentendosi sempre in difetto rispetto agli altri.
In questo secondo caso, le più recenti ricerche l’hanno dimostrato, si è purtroppo maggiormente esposti all’insorgere di disturbi di origine psicologica, ciò significa che ansia, panico, depressione, sono più probabili in chi ha scarsa stima di sè.
Ma cos’è nello specifico l’autostima? Si potrebbe definire il “valore” che diamo a noi stessi, quindi l’importanza che il mio parere, i miei desideri, la mia personalissima visione del mondo e delle cose, assume nell’incontro con l’altro.
Avere una stima di sè eccessiva può portare al rischio di sovrastare l’altro, perché convinti che la propria opinione sia la sola importante, al contrario, averne poca, può condurci a cercare sempre rassicurazioni e conferme all’esterno, spinti dalla malsana idea che qualcun’altro possa saperne più di noi quando si tratta di noi stessi.
Suona un pò come uno scioglilingua, ma di fatto chi ha scarsa fiducia (altro termine chiave) in sè è come se desse le chiavi di casa ad uno sconosciuto e gli chiedesse di arredarla secondo il proprio gusto.
Forse la metafora è un pò debole, ma il senso è che se vuoi avere stima di te, devi prenderti carico di te stesso, decidere di essere il primo responsabile della tua felicità e della tua infelicità, accettarne la fatica, smetterla di guardare agli altri, ma concentrarti su di te.
Chiederti: io cosa voglio per me? Per la mia vita? Sto seguendo la mia “legge”, la mia opinione? Oppure sono come una bandiera al vento e mi faccio influenzare da ogni piccolo alito d’aria?
L’autostima è un prendersi cura di sè, che richiede necessariamente una scelta, consapevole, che porta anche fatica, e che bisogna scegliere di accettare.
Ho stima di me quando faccio anche scelte non convenzionali, quando decido di non compiacere più nessuno, quando cerco, faticosamente di armonizzare il mio mondo con il mondo in cui vivo. Ci provo, quantomeno.
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