
Mente e Corpo sono due entità con caratteristiche diverse e certamente ben riconoscibili, ma è come se un filo invisibile le legasse reciprocamente, facendole suonare come due strumenti in una stessa orchestra: insieme e in armonia.
Per questo si parla spesso di benessere psicofisico, perché agire sul corpo positivamente porta benefici alla psiche e viceversa essere sereni aiuta il corpo nelle sue funzioni.
Siamo fatti di entrambi gli aspetti e dovremmo cercare, a mio parere, di essere più consapevoli della nostra parte fisica, del nostro “Essere Corpo”.
Perché la nostra è una cultura che tende al mentale, a ragionare, progettare, organizzare e a pensare da mattina a sera, dimenticando spesso il potere rilassante di una mai banale passeggiata o il buon senso che porta una notte di sonno.
E ancora più pensiamo e meno siamo, ovvero meno sentiamo.
Il sentire infatti, così come il mondo emotivo abitano nel corpo e da lì dobbiamo partire per sapere cosa ci serve per stare bene, cosa vogliamo davvero per noi stessi.
Alcune persone vengono da me e quando chiedo loro cosa vogliono veramente, cosa gli piace e gli fa stare bene non riescono a rispondere, non lo sanno.
Ed è una cosa molto ma molto comune, che accade quando si vive troppo nel mondo dei ragionamenti e poco in quello del corpo e delle emozioni.
Chissà perché abbiamo così paura delle emozioni, di sentire e di sentirci, forse temiamo ci portino via, ci facciano perdere il controllo.
Ma non capiamo che ci possono condurre dove davvero ci interessa andare e se accettiamo un po’ di rischio e smarrimento dopo verremo ripagati.
Perché il nostro benessere dipende proprio da quanto ci sentiamo vivi e da quanto la nostra vita non è apatica, ma ricca ed emozionante, piena di senso. Un po’ meno mentale e un po’ più istintiva, ecco.




“Si diverta!”: due semplici parole che mi sono state dette un anno fa e che da quel momento mi ripeto quotidianamente.
Il nostro benessere dipende da quanto ci sentiamo vivi e uno strumento che appunto può farci sentire vivi è proprio il divertimento.
Grazie,
Ilaria
Non posso che essere d’accordo, divertirsi è una cosa alquanto seria 🙂
(Chiedo scusa per i tempi di risposta, mi era sfuggito)