Essere flessibili nella vita è fondamentale. Sapersi cioè adattare agli eventi, essere morbidi e cambiare continuamente rotta, come se ci trovassimo a navigare in mare. Perché é chiaro che le cose alla fine non vanno mai come noi vorremmo che andassimo.
Può capitare, per carità, ma di certo non è una regola, ne’ possiamo pretendere che lo sia. Può capitare di innervosirsi perché qualcosa va storto, una giornata “no”, magari per piccole cose che si sommano tutte insieme.
E ad alcuni capita proprio di arrabbiarsi, prendendosela non si sa bene con chi. Ma, in effetti, con chi dovremmo prendercela perché fa troppo caldo? Perché abbiamo perso le chiavi? Perché ci manca proprio l’unica cosa in casa che ci serviva per fare una torta?
E qua stiamo parlando di piccole cose, di cui di certo non si muore, figurarsi quando gli eventi sono di portata ben maggiore. Una malattia di un nostro caro, la perdita del lavoro. E’ facile arrabbiarsi a volte, e sentirsi quasi un po’ perseguitati, quando la vita sembra che si accanisca su di noi senza tregua.
Ed è più che legittimo e salutare sfogarsi e arrabbiarsi, ma poi? Poi, passato il momento, tanto vale dedicare le proprie energie ad altro, cercare di inventarsi qualcosa per stare bene comunque, in quella che è la situazione con cui abbiamo a che fare in quel momento.
Questo è essere flessibili, ricordarsi che siamo ospiti di un mondo e di una Natura sulla quale non abbiamo potere e così è giusto che sia. Provare a trovare soluzioni creative e nuove per risolvere i disagi che mano a mano incontriamo, non mollare, non sprofondare nel lamento.
Ma usare le nostre energie e le infinite risorse, che di certo abbiamo, ma che spesso sottovalutiamo.
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