“La gravidanza è un’esperienza meravigliosa!”
Non è vero, o almeno non solo. Se siete incinta o se vorreste esserlo, sappiate che la gravidanza è anche un’esperienza meravigliosa. Volendo trovare un aggettivo unico direi: particolare. E’ un lasso di tempo diverso da altri, un periodo, che a volte sembra infinito, in cui si entra in una dimensioni di sé differente da quella provata prima. Una sorta di “parentesi”, nella propria vita, in cui si vive un tempo un po’ sospeso, dove i giorni e le settimane hanno rilevanza rispetto a quei fatidici 9 mesi, e non si fa che contare a che mese si è e a quanto manca.
Ogni gravidanza è a sè, prima di tutto per le problematiche che può portare o meno. Poi perché ognuno la vive diversamente, e basta. Ed è bene sapere che non è tutto rose e fiori. Non solo il corpo, ma anche la mente deve adattarsi a contenere e nutrire una vita dentro di sè. Ciò significa che ci saranno momenti, più che normali, in cui si vorrà tornare indietro, si avrà paura dei cambiamenti, ci si sentirà stufe e si vorrà riavere il dominio assoluto sul proprio corpo. Perché in effetti, quando si aspetta un bimbo, bisogna fare mille attenzioni, e non è sempre piacevole.
Una delle noie poi, con cui ci si confronta durante questo particolare periodo, è dato dalla schiera di persone, amici e conoscenti, che fanno a gara per raccontare la propria esperienza. Molti poi, ahimè, non fanno che parlare degli aspetti negativi dell’esperienza, sia per ciò che riguarda l’attesa, che per il momento del parto. Pare ci siano in giro soprattutto persone a cui sono accadute esperienze terribili, truculenti, e la cosa che più disarma, è il desiderio che tali persone hanno di condividere tali vissuti. Sembra assurdo che chi ha avuto brutte esperienze ne parli, soprattutto con chi è in attesa, eppure è così. Tutti fanno a gara per dire la loro. Che fare?
Difendersi! Fermarli, fregarsene se potrebbero restarci male, problema loro..Pensare a se stessi. E soprattutto ricordarsi che ognuno di noi è diverso dagli altri, che esistono gravidanze normali e problematiche, così come per il parto, e che la nostra reazione non sarà mai uguale a quella di un’altra persona, qualsiasi cosa accade.
E poi godere anche del bello di questa esperienza, che c’è, eccome. L’attesa, la curiosità, la tenerezza, il sentirsi in due, la magia, l’incanto che si sperimenta sentendo il piccolo muoversi…E il sapere di partecipare a qualcosa di inspiegabile e grandioso, mai provato e senza eguali. Sapere poi che tutte le difficoltà che si incontrano non sono fini a se stesse, ma finalizzate a qualcosa di gioioso che accadrà.
E’ importante stare concentrati su di sè, sul proprio modo di viverlo, e cercare il più possibile di non farsi condizionare dalle opinioni e considerazioni altrui.
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