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LE PAURE HAN LE GAMBE LUNGHE

L’esperienza, clinica e personale, mi ha insegnato che più fai di tutto per evitare una cosa, più questa si farà spazio in te, e su di te avrà sempre maggiore potere.

Nella clinica un esempio lampante è quello delle fobie e del panico. Chi soffre di panico tende generalmente ad evitare le situazioni in cui ha sperimentato i primi attacchi. Per cui c’è chi non prende più gli ascensori, chi gli aerei, chi evita luoghi affollati, chiusi, e via dicendo. Così per le fobie.

Il punto è: più eviti una cosa più la sua influenza cresce. Se eviti gli spazi chiusi non fai che confermare a te stesso che sono pericolosi, quindi la tua paura aumenterà sempre più e molto probabilmente (per non dire sicuramente) saranno sempre di più i luoghi che eviterai nel tempo, quelli che assomigliano all’originale.

Così nella vita. Se non vivi un’esperienza perché hai paura, e la tieni lontana da te, questa non farà che inseguirti come una matta senza darti pace, costringendoti ad adottare misure sempre più severe per tenerla lontana.

Esempio. Se non vuoi impegnarti, in generale, che si tratti di una relazione, di un lavoro, di una promessa o quant’altro, farai bandiera e stile di vita della tua scelta e scapperai dalle persone e situazioni che te lo chiedono. Sarai felice? Non credo, forse ti sentirai sollevato, al riparo da rischi, ma felice, soddisfatto di te, non credo. Almeno non a lungo andare.

Perché se nella tua vita la scelta è non impegnarti va a finire che quella cosa, che tu credi di avere sapientemente evitato, in realtà condizionerà tutta la tua vita. Quindi, in fin dei conti avrà molta più spazio di quel che pensi.

Perché ti porterà a NON fare determinate scelte, a NON frequentare certe persone, a NON svolgere determinati lavori, e via così.

Voglio dire, se non si fanno scelte perché non piace farle, è un conto, significa che non sono nelle nostre corde ed è meglio evitare. Ma se non si fanno perché alla base ci sono paure, non è così che la situazione si risolverà, anzi si avranno solo peggioramenti.

Come capirlo? Credo che un punto importante sia il modo in cui ne parliamo. Se alla base c’è la paura spesso siamo sprezzanti, mostriamo distacco e disinteresse, sottolineandolo appena possibile.

Faccio un esempio pratico. Un conto dire: non voglio una relazione seria e dirlo in modo sereno, tranquillo e fregarcene degli altri, un conto farne tratto distintivo della vita, come se la propria scelta fosse meglio delle altre, e giudicare negativamente chi ha una relazione.

Sentirsi il più saggio e diventare slogan viventi della questione. Un po’ come certi che smettono di fumare e scassano l’anima a tutti coloro che non lo fanno. Ma quanta voglia repressa hanno di una sigaretta???

Spesso per nostra sfortuna (sfortuna?) ciò che più temiamo è anche ciò che più ci è vitale e necessario. Per crescere ed essere felici.

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