Dentro di noi esistono molti aspetti e sfaccettature, che si incontrano e dosano diversamente in ogni personalità, così da farci diventare l’essere unico e irripetibile che siamo. Detto questo ci sono in particolare due qualità in noi che dominano parecchio la nostra vita e la soddisfazione che ne ricaviamo: il piacere & il dovere. Qualità che tendono a “cozzare” tra loro, per usare un termine clinico, e che altri, ben più eruditi di me, in passato hanno definito in svariati modi: Es/ SuperIo (Freud) o Io bambino/ Io genitore (Berne), per citare due esempi.
Piacere vs. Dovere
Come stanno davvero le cose? Quando si diventa grandi si perde in spontaneità e ci tocca fare anche e soprattutto quello che non ci va? E quanto questo impegno viene dall’esterno o da noi stessi? Cosa davvero si può fare? Esiste la possibilità di un equilibrio tra i due aspetti?
Provate a fermarvi a rifletterci, soffermatevi un attimo a pensare a quanto dovere e piacere ci sono nella vostra vita. Un buon modo per capirlo è pensare alle emozioni che vivete nella giornata, perché è sempre importante partire dalle piccole cose quotidiane. Quanto sorridete? Ci sono dei momenti in cui dentro di voi sentite qualcosa che si accende, come fosse un interruttore? E soprattutto: le giornate sono sempre uguali e non ne avete memoria di nessuna in particolare oppure vivete momenti che come tali si fissano piacevolmente nei vostri ricordi?
Oggi vi tartasso di domande… Di fatto questo va fatto per occuparci del nostro benessere mentale: chiederci delle cose, rispondere onestamente e lavorare per il cambiamento. Per cui per oggi mi fermerei qua, con questi spunti che possano facilitare l’autosservazione e la consapevolezza di ciò che accade nelle vostre giornate (ore, minuti, secondi, frammenti di tempo…), primo e necessario punto di partenza per qualsiasi modifica. Buon lavoro 🙂
come ogni volta, un altro bellissimo post!
grazie 🙂