Tutti vogliamo un Amore da sogno, un amore romantico che ci “prenda e ci porti via”, qualcuno che ci capisca al volo e che sappia renderci felici. Decenni fa ci sposava per tanti motivi, tra cui l’amore ma non era scontato che si continuasse a stare insieme sempre per amore. Oggi invece abbiamo deciso di provarci, a stare insieme per sempre per amore e stiamo capendo sulla nostra pelle quanto è difficile. Forse perché questo amore da sogno che desideriamo non è compatibile con la realtà. Amore non è guardarsi negli occhi sognanti in riva al mare, lo è anche, certo, ma non è quello che accade ogni giorno. Amore è riuscire a far ridere l’altro quando il peso dei doveri e della famiglia sembra troppo, è guardare la casa in preda al caos e decidere di passarci sopra, ignorare la cosa e stare tutti insieme ai bambini a giocare. L’amore in una famiglia circola quando ci sono i cuori aperti ed è possibile se la coppia sa parlare ancora di sentimenti.
Come stai? Sei felice? Posso in qualche modo aiutarti ad esserlo?
E poi. L’altro è diverso, sempre e dopo anni insieme ad una persona ne vogliamo una in un altro modo. Siamo una razza stupida, perché sistematicamente accendiamo il faro su ciò che ci manca, sui problemi. E allora l’altro diventa motivo di insoddisfazione perché é diverso da noi, non ci capisce né condivide ciò che amiamo. Ma siamo diversi, tutti. Anzi, più siamo vicini a noi stessi e ancor più siamo diversi da chiunque altro essere sulla Terra. Quindi io penso e dico sempre: conta venirsi incontro e ancor più avere voglia di farlo, anche se costa fatica.
L’Amore non è un’entità che resiste ad ogni urto e in più richiede molta manutenzione, soprattutto in quella fase della vita in cui hai mille impegni e sembra che le giornate non facciano che corrersi dietro. E allora che si fa? Si rinuncia e si comincia a dire frasi del tipo: “sai com’è, le cose vanno così”? Io soffro di una grave allergia a queste frasi, non le sopporto. Io non ci credo che va così, credo che gli affetti si trasformino, sempre, che finiscano fasi e ne inizino altre. Credo che l’Amore possa morire a prescindere, anche se lo curi, ma credo che occuparsene sia fondamentale perché sopravviva. E credo che abbia bisogno del minor numero di parole e spiegazioni, di silenzio e mistero, di rispetto e di presenza, attenzione, ai doni che dà e a ciò che toglie.
Le relazioni oggi sono sempre più in crisi e forse si potrebbe ripartire dal cominciare a vedere l’Altro per ciò che è, ovvero diverso, nel suo bene e nel suo male e non unico responsabile della nostra felicità. Io sono responsabile di me stessa e della mia felicità, chi mi sta vicino mi sostiene nel cercarla, mi è vicino quando mi sento a terra, non è colui che la crea e la distrugge.
Forse questo potrebbe essere un buon punto di partenza per cercare di vivere relazioni più equilibrate, meno improntate sul bisogno ma sul piacere di stare insieme.
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